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Ricordi e nostalgie, passioni d'amore e giochi d'infanzia, financo passione civile. Adriano Bellei arricchisce la sua già ragguardevole produzione di poesia vernacolare con una raccolta di componimenti raccolti negli ultimi anni. Il dialetto di Bellei è quello roverbellese, più precisamente della natìa Canedole, una lingua di risaia che si innerva sul confine mantovano-veronese che risente quindi un'evidente influenza veneta. E proprio dalla terra nascono le suggestioni su cui poggiano le poesie di Bellei. I ricordi dell'infanzia a Corte Canedole, la spensieratezza del fanciullo che ha poi ritrovato nei suoi alunni delle scuole elementari; l'amata Elsa compagna di una vita; la fede cristiana, non sbandierata ma conservata in uno scrigno che raramente viene aperto; la testimonianza di un uomo che racconta i colori di un tramonto. Il volume è illustrato da acquerelli dell'artista Lucia Frappa.